Musicanidi di Maurisio Seimani: Perturbazione, Savages, Wolf People

a cura di...Maurisio Seimani

Wolf People - Fain


Non mi stancherò mai di farmi promotore di un gruppo come i Wolf People. Il loro precedente disco Steeple fu il primo album del mese per questa rubrica (link), quando ancora era ospitata dal mai troppo compianto Muro di Cani. Dice: ma qui non c'è niente di nuovo, è musica che si è già sentita e risentita negli anni 70. Rispondo con un'altra domanda: quando?
Meglio sarebbe dire allora che questa è musica che si sarebbe sentita negli anni 70, se negli anni 70 ci fossero stati i Wolf People, ma i Wolf People sono qui, ora, e allora perchè lasciarseli scappare? Il loro è senz'altro un rock classico, ma nell'accezione più positiva del termine, ed anche in questo Fain il gruppo scozzese incendia quel rock vintage con otto pezzi trascinanti e dalle atmosfere sempre accattivanti.


L'equilibrio tra improvvisazione e graffianti riff pronti a colpire in qualsiasi momento resta d'altissimo livello, mentre l'impostazione vocale sembra uscire direttamente da un live dei Grateful Dead. Non so, quando ascolto i Wolf People me li immagino sempre a creare melodie in qualche granaio di legno sperduto nelle highlands scozzesi, perchè la spontaneità è sempre quella di un gruppo fuori dal tempo che incurante delle mode del momento si diverte a darci dentro in un'accogliente sala prove lontana dal mondo. Esiste ambiente più bello che certa vecchia psichedelia   possa evocare? Per come la vede il sottoscritto, ai nostri giorni, no. Lunga vita dunque!
In una parola: Wolves
Giudizio: 4 palle

Perturbazione - Musica X


Proprio poche settimane fa ci trovavamo a ricordare su queste pagine tutti i pregi di un disco impeccabile come Del nostro tempo rubato, opera precedente del gruppo piemontese Perturbazione. Non può dunque che farci piacere ritrovarli oggi in ottima forma in questo Musica X, che rispetto al passato introduce nella musica della band un uso più spiccato dell'elettronica (in verità usata in modo piuttosto spartano). Questo comunque non aggiunge ne toglie nulla alle qualità che normalmente ci piacciono tanto di questa compagine pop, che forse si può a buon diritto definire il miglior gruppo di musica leggera tradizionale italiana che sia dato ricordare da parecchio tempo (forse insidiati in vetta solo dagli altrettanto ottimi Virginiana Miller). Diventa dunque emblematico che i nostri possano permettersi senza alcun imbarazzo di ospitare l'ex star nazional-popolare Luca Carboni in un pezzo dell'album (I baci vietati). A fare la differenza, secondo il sottoscritto, resta la capacità dei Perturbazione di proporsi sistematicamente con testi sempre sagaci e finemente costruiti, nonostante la loro semplicità ed immediatezza, componente invece spesso sottovalutata da altri gruppi che si lanciano in questo stesso genere. Non che anche la loro musica non unisca altrettanta immediatezza e qualità, ma senz'altro la sincera esigenza di ogni pezzo di comunicare realmente qualcosa (sin dal primo verso della prima Tichicapisce "Il mondo non ti merita, non ti capisce , ma il ruolo della vittima ti ferisce, da sempre la politica non ti capisce, ma ti rapisce un comico...") dà al loro percorso qualcosa in più. Altro gruppo di cui sarò sempre sostenitore, forse anche perchè non volersi proporre come alternativi a tutti i costi, di questi tempi, è una delle cose più alternativa che ci sia.
In due parole: per chiticapisce
Giudizio: 3 palle

Savages - Silence Yourself


Considerato che dei Deerhunter s' è già parlato poche settimane fa (qui!), che Lanegan è recensito a lato, che il ritorno di Iggy Pop & The Stooges mi sembra sia da consigliarsi solo agli estimatori della vecchia Iguana, che i dischi di The National e Tricky sono usciti troppo tardi per essere recensiti questo mese, che Song Cycled di Van Dike Parks m' è sembrato solo un curioso divertissment, e che gli ultimi Vampire Weekend e Major Lazer non sembrano all'altezza dei precedenti, non resta che parlare del chiaccheratissimo esordio di queste 4 ragazze londinesi (in realtà la cantante è nata in Francia) che si fanno chiamare Savages. Sarò sincero: non che questo disco mi abbia realmente fatto impazzire. Diciamo dunque che figura qui per mero dovere di cronaca. Il prodotto è ben confezionato ma, misericordia Drugo, quanti esordi di gruppi indie che si rifanno a Joy Division e Television e Wire e Cure, ecc...ecc... si devono ancora sentire prima che il mondo non ne possa più? Io quelli della mia generazione ce li ho già avuti, si chiamano Interpol e francamente forse sto diventando troppo vecchio per questa roba. Perchè la verità è che Silence Yourself per certi versi è un disco ineccepibile, ben suonato, ed efficentissimo nel rievocare certe atmosfere post punk di cui sopra. E forse il problema non è nemmeno che suoni come quei vecchi dischi, quanto che è già destinato e suonare come cento altri dischi che usciranno dopo di lui. O forse, rispeto, è che il sottoscritto ormai è troppo vecchio. Forse...
In una parola: replicanti
Giudizio: 2 palle e mezza.

Saluti a tutti,

Maurisio Seimani.

9 commenti:

  1. Sottoscrivo tutto quanto scritto dal putrido sul disco dei savages.

    RispondiElimina
  2. Seimani sei vecchio come il primo stronzo che cagasti appena nato.

    RispondiElimina
  3. PAROLE GROSSE, PAROLE GROSSE

    Ps avete capito ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Parole scritte in maiuscolo. Era tanto semplice !

      E' possibile avere LITTLE TONY, DIO DEL MESE ?
      Grazie

      Elimina
  4. "Non mi stanchero' mai di farmi pornoattore di un gruppo come i masturbazione"
    Questo non e' giornalismo e' uno schifo....SEIMANI sei lo schifo fatto SEIMANI
    vergognati!

    RispondiElimina
  5. Seimani peggio di Paroli e Del Bono elevato 6.

    RispondiElimina