Luxury Problems di Andy Stott - Colpo di Fulmine

di ThommyThecaT
 
“Tempus fugit” dicevano quei buontemponi dei latini così come gli album. Spesso volano sotto i nostri occhi e le nostre orecchie senza nemmeno accorgersene. Se al tempo oramai passato non c’è rimedio, fortunatamente per la musica esiste la possibilità di redimersi. Gentili lettori, siete ancora in tempo per riparare ai vostri errori e per inchinarvi a “Luxury Problems” di Andy Stott. Molti mi diranno: ma chi cazzo è costui? Da dove esce?... Chiedere perdono? Mai. E qui vi sbagliate perché avrete la possibilità di maneggiare un piccolo capolavoro dell’elettronica passato sottotraccia a fine 2012 e presto dimenticato nel 2013. Andy Stott, produttore di Manchester di musica dub e techno alla fatidica prova del terzo album, sviluppa otto tracce estremamente omogenee e compatte dove le pulsazioni minimaliste-techno-rallentate vengono immerse nelle oscurità degli abissi dub. Fin dal primo ascolto vi tufferete, con un plastico carpiato, (vedasi cover) in un mondo subacqueo profondo e straniante, dove sarà il vostro stomaco la cassa di risonanza e la vostra mente un frullatore d’idee. Torneranno a galla vecchie (o presenti, a seconda dei casi) sensazioni: qualcuno ricorderà quello strano amore tra voi e la tazza del cesso quando lo abbracciavate per “vomitargli” addosso i vostri problemi. Ricorderete gli effetti delle scariche di adrenalina che s’impossessavano del vostro corpo quando il professore vi chiamava alla lavagna: aumento della frequenza cardiaca, deviazioni del flusso sanguigno, dilatazioni dei bronchi e, malauguratamente, rilassamenti gastrointestinali.


Entrare nel mondo di Andy sarà come nuotare sott’acqua col mal d’orecchi. La sua sintesi dub-techno, spruzzata qua e là da atmosfere e riflessi dubsteps, vi frastornerà piacevolmente grazie alla contrapposizione dell’angelica voce di Alison Skidmore avvilluppata soavemente ai suoni oscuri dell’album. Musica adatta a chi ama dialogare con se stesso nel buio della notte meglio se dopo una serata di pesanti bagordi, per chi ama lasciarsi abbracciare dalla musica fino a rischiare il soffocamento, per chi non finge un collasso al solo sentire la parola “techno”. Musica magmatica, lenta e inesorabile, musica per chi ama le compressioni dub e le sensazioni sottomarine dubsteps. Per gli amanti delle apnee notturne o per chi, desideroso di trovare un tesoro, non sa di averlo già trovato.


TRACKLIST 1. Numb 0:00 2. Lost and Found 6:30 3. Sleepless 12:36 4. Hatch the Plan 18:26 5. Expecting 27:06 6. Luxury Problems 35:01 7. Up the Box 40:06 8. Leaving 45:07

2 commenti:

  1. Seimani, sei la tazza del cesso preferita da tutti.

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  2. Ma 'sto Andy Stott non assomiglia a un certo personaggio bresciano chiamato Mazzi (Star). Preciso, preciso.

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